Finalmente anche questa storiella è stata archiviata. Solo con una buona dose di ingenuità si poteva pensare a una combinazione di risultati straordinariamente positivi che potesse portare la Roma in Champions League da sesta classificata. E infatti la combinazione non si è verificata.

Partiamo da ieri sera a Cagliari: un risultato positivo dei rossoblu contro la Fiorentina avrebbe consentito al Torino, impegnato domenica prossima a Bergamo, di “vedere” un posto in Conference League, magari approfittando dell’appagamento della Dea dopo il trionfo di Dublino. Alla “Sardegna Arena” è andata a finire che ha vinto la Viola, peraltro con un calcio di rigore fischiato al 101′ minuto di gioco. Va beh…

Stasera a Marassi contro il Genoa si è presentato il super Bologna di Tiago Motta, intenzionato, a quanto pare, a conquistare il terzo posto in classifica. È andata a finire che hanno vinto i grifoni liguri 2-0. Va beh…

Ora: sperare che l’Atalanta pareggi entrambe gare che le restano da giocare in casa contro il Toro domenica prossima e contro la Fiorentina il 2 giugno, è a dir poco ridicolo. Ma è ancor più comico pensare che la stessa Dea ne perda una o entrambe restando pertanto al quinto posto e spalancando per la Roma le porte della competizione più prestigiosa d’Europa.

Perché? Ma come perché… le prime quattro classificate giocheranno i quarti di finale della Coppa Italia 2024/25 in casa (gara secca), cioè avranno già un piede in semifinale. Quindi: l’Atalanta, che ha l’opportunità di scavalcare il Bologna e piazzarsi al quarto posto, concludere alla grande una stagione memorabile, e mettersi nelle condizioni di giocare un’altra semifinale del trofeo nazionale che non riesce a vincere, farebbe passeggiare al “Gewiss Stadium” prima il Toro e poi la Viola? Ma per favore!!!

Pensiamo all’Europa League, che è ciò che ci meritiamo.